Campagna Abiti Puliti

Grazie ad un lavoro molto intenso, all’inchiesta  di Presa Diretta e ad una crescente partecipazione della società civile e dei  movimenti sociali che pongono al centro il tema dei diritti, la campagna per il  risarcimento delle vittime del Rana Plaza (http://www.abitipuliti.org/blog/2014/02/24/rana-plaza-per-i-marchi-della-moda-e-ora-di-pagare-al-via-la-campagna-pay-up/)  si sta intensificando. L’obiettivo da raggiungere entro il 24 aprile sono i 40  milioni di dollari che le multinazionali milionarie devono pagare per risarcire  tutte le vittime. Siamo già quasi a 10 ma manca molta strada e tutti i marchi  italiani, come Benetton. Una campagna difficile che ha bisogno del contributo e  il sostegno di tutti. Solo la pressione popolare può sbloccare questa  situazione.
OGGI  giovedì 3 aprile saremo a Treviso e nell’ambito del tour italiano con le  vittime del Rana Plaza abbiamo organizzato un incontro pubblico presso la  Casa dei Beni Comuni alle ore 21, cui parteciperanno la delegazione dei  lavoratori e del sindacato bangladese, la campagna Abiti Puliti e il sociologo  Devi Sacchetto dell’Università di Padova.

L’incontro sarà  trasmesso in streaming da Radio  Sherwood.
Per fare una  donazione e permettere il lavoro di ricerca e di comunicazione a livello  internazionale dona qua: http://www.cnms.it/come-sostenerci
causale ABITI  PULITI.
Per chi vuole vedere la puntata di Presa Diretta “Made in  Italy”: http://www.presadiretta.rai.it/dl/portali/site/page/Page-053c03ed-0ef6-4b0c-9e6f-9801066c32d8.html Per  chi vuole approfondire: http://www.huffingtonpost.it/deborah-lucchetti/benetton-vogliamo-verita-e-giustizia_b_4984514.html?utm_hp_ref=fb&src=sp&comm_ref=false#sb=4860721,b=facebook Per chi vuole  partecipare alla petizione internazionale per costringere Benetton a pagare 5  milioni di dollari: http://laborrights.org/benettonpayup Per  chi vuole seguirci su facebook e twitter: https://www.facebook.com/CampagnaAbitiPuliti @abitipuliti
==0== Comunicato   Stampa

Al       via il processo di risarcimento delle vittime del Rana       Plaza Sopravvissuta al crollo incontra i giornalisti       CONFERENZA STAMPA Roma, mercoledì 2 aprile, ore       12 Presso la sala stampa della FNSI, Corso Vittorio Emanuele II, 349        

Roma, 24 Marzo 2014 – Shila Begum lavoratrice       tessile presso il Rana Plaza, sopravvissuta al terribile crollo       dell’edificio in Bangladesh avvenuto nell’aprile 2013 e costato la vita a       1138 persone e il ferimento di oltre 2000 operai e operaie, è in Italia       dal 31 marzo al 4 Aprile per un tour di incontri con le istituzioni       e la società civile italiana. Sarà ricevuta tra l’altro dalla Commissione       diritti umani e dalla Vice Presidente del Senato Valeria       Fedeli.     Shila Begum è stata invitata nell’ambito       della campagna mondiale PAY UP! lanciata dalla Clean Clothes       Campaign, insieme ai lavoratori e alle lavoratrici del Bangladesh, ai       sindacati locali e internazionali, per chiedere ai marchi della moda che       si riforniscono nel Paese di effettuare immediatamente i versamenti       necessari a raggiungere i 40 milioni di dollari previsti dal       Rana Plaza Donors Trust Fund. Nel fondo saranno raccolti i contributi       che serviranno per risarcire tutte le vittime, come stabilito dal       Rana Plaza Arrangement, supervisionato dall’International Labour       Organization (ILO).
Nell’incontro con i giornalisti Shila Begum       racconterà la tragica esperienza che ha vissuto durante e dopo il       crollo del Rana Plaza, illustrando in maniera diretta quali sono le       richieste avanzate dai sopravvissuti e dalle loro famiglie ai brand       coinvolti. Sarà inoltre presente Deborah Lucchetti, portavoce della       Campagna Abiti Puliti, che chiarirà il ruolo dei singoli marchi, le azioni       intraprese e gli sviluppi futuri della campagna.
La Clean       Clothes Campaign è un’alleanza di organizzazioni provenienti dal mondo       del sindacato e delle ONG che si occupano di un ampio spettro di       tematiche: dai diritti delle donne ai diritti umani, dalla       cooperazione allo sviluppo alla sensibilizzazione dei consumatori.       Si basa su una rete di più di 200 partner nei paesi di produzione che       identificano problemi e obiettivi e aiutano a sviluppare strategie e       campagne efficaci. Collabora con campagne gemelle negli Stati Uniti, in       Canada e in Australia. Note: – Le imprese che hanno reso pubbliche le donazioni       sono elencate sul sito dell’Arrangement http://www.ranaplaza-arrangement.org/fund/donors – La CCC e l’ILRF hanno lanciato una       petizione che chiede a Benetton di versare 5 milioni di dollari nel fondo       http://laborrights.org/benettonpayup –    Maggiori       informazioni sull’Arrangement e sul Comitato di Coordinamento (inclusi i       suoi membri si possono trovare qui http://www.ranaplaza-arrangement.org/governance –    Una sintesi       dell’Incontro straordinario del Comitato di Coordinamento tenutosi il 18       marzo 2014 http://www.ranaplaza-arrangement.org/news
 

AGGIORNAMENTO SUL PROCESSO DI RISARCIMENTO       Proprio oggi, un mese prima del primo anniversario del       crollo del Rana Plaza, le famiglie delle 1.138 persone rimaste uccise e       i sopravvissuti rimasti inabili al lavoro possono cominciare a inviare le       domande per il risarcimento per la perdita di reddito e le cure       mediche. Questi saranno calcolati secondo quanto previsto dalla       convenzione ILO C121 nel quadro dell’accordo detto Arrangement. Il       processo sarà supervisionato da un comitato di coordinamento       multistakeholder per garantire che tutte le vittime ricevano un       anticipo di 50.000 Taka (per un totale di 2 milioni di dollari) entro       il primo anniversario del 24 aprile
Tutti i beneficiari       saranno invitati a presentare una domanda con l’obiettivo di valutare ed       erogare tutti i pagamenti entro sei mesi. I pagamenti saranno effettuati       attraverso un fondo fiduciario Plaza Plaza Donors Trust Fund istituito       dall’Organizzazione Internazionale del Lavoro aperto per i contributi da       febbraio.
L’unico ostacolo per ottenere un giusto risarcimento per       le vittime del peggior disastro dell’industria dell’abbigliamento è il       rifiuto di molte imprese, tra cui le italiane Benetton, Manifattura       Corona e Yes Zee, di dare un contributo significativo al Fondo.       Nove marchi fra cui Primark, C & A e Mango hanno già pagato.       Questa settimana in particolare è stato raggiunto un accordo tra il       Comitato di Coordinamento (composto da aziende, sindacati, ong e governo       del Bangladesh) dell’Arrangement e la Primark, che inizialmente aveva       avviato un processo proprio per sostenere le 500 vittime della New Wave       Bottom, una delle 5 fabbriche del Rana Plaza. Primark ha dato un primo       contributo al Fondo di 1 milione di dollari ma una volta che saranno       calcolati i pagamenti diretti che effettuerà secondo i criteri stabiliti       dall’Arrangement presieduto dall’ILO, ci si attende un contributo       finale vicino ai 9 milioni di dollari.
La strada per arrivare       all’obiettivo di 40 milioni di dollari è ancora lunga
. Per questo gli       attivisti per i diritti dei lavoratori della Clean Clothes in tutta Europa       insieme all’International Labor Rights  Forum negli Usa chiedono ai       marchi multimilionari ancora latitanti come Benetton, Childrens Place,       Adler e Auchan di fare la loro parte. Non c’è alcuna ragione per cui       Benetton non possa contribuire al fondo con 5 milioni di dollari. Le       aziende che si rifornivano al Rana Plaza hanno la responsabilità di       garantire che tutte le richieste di risarcimento siano soddisfatte       erogando un contributo significativo al Rana Plaza Donors Trust Fund e       dichiarando pubblicamente la loro donazione.         

Per approfondimenti: 27 marchi sono       stati collegati direttamente alle fabbriche del Rana Plaza attraverso       recenti ordini, campionature o precedenti produzioni. Crediamo che tutti       debbano pubblicamente contribuire al Rana Plaza Donor’s Trust Fund. Questi       sono: Adler Modemärkte (Germany), Auchan (France), Ascena Retail (USA),       C&A (Belgium), Benetton (Italy), Bon Marche (UK) , Camaieu (France),       Cato Fashions (USA), The Children’s Place (USA), LPP (Cropp, Poland), El       Corte Ingles (Spain), Gueldenpfennig (Germany), Inditex (Spain),        Loblaws (Canada), Kids for Fashion (Germany),Kik (Germany),Mango (Spain),       Manifattura Corona (Italy), Mascot (Denmark), Matalan (UK),  NKD       (Germany),  Premier Clothing (UK), Primark (UK/Ireland), Grabalok       (UK), PWT (Denmark), Walmart (USA) e YesZee (Italy). Link       utili ·     Visita il sito       del Rana Plaza Arrangement <http://www.ranaplaza-arrangement.org>       ·           Visita il sito del Accord on Fire and Building Safety in       Bangladesh <http://www.bangladeshaccord.org>       ·           Sito della Campagna       Abiti Puliti <http://www.abitipuliti.org>        ·           Pagina Facebook       <https://www.facebook.com/pages/Campagna-Abiti-Puliti/201303306547982>      

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