Genuino clandestino

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Un sogno, probabilmente. Traghettare l’attuale gestione acquisti del Gas anche verso qualcos’altro.

Un mercato, di autoproduttori. Chi fa il pane in casa con la pasta madre o i biscotti integrali o la birra, chi fa maglioni o ha eccedenze di verdure dell’orto. Organizzare un appuntamento periodico aperto a tutti, ma fuori dalle solite regole. Niente registratori di cassa, permessi Asl o licenze di ambulanti.

Guardate questo piccolo film documentario e vi si aprirà un mondo nuovo davanti…
Decine di coltivatori, allevatori, pastori e artigiani si uniscono nell’attacco alle logiche economiche e alle regole di mercato cucite sull’agroindustria, per difendere la libera lavorazione dei prodotti, l’agricoltura contadina, l’immenso patrimonio di saperi e sapori della terra.
Da questa rete nasce la campagna “Genuino Clandestino”.

admin

13 pensieri su “Genuino clandestino

  1. E’ un’ottima idea. Ci avevamo pensato anni fa con altri ragazzi in ambiti non molto dissimili da quelli di un Gas. Ne era uscita un’idea niente male, ovvero quello di prendere in affidamento un campo comunale sfitto e coltivarlo a peperoncini (fu scelto il peperoncino perchè rende moltissimo e non ha bisogno di appezzamenti enormi). Il prodotto finito sarebbe poi stato raccolto e lavorato per essere immesso su un mercato tipo genuino claidestino, oppure proposto ad altri gruppi di acquisto in modo da creare un circuito virtuoso.
    Putrtoppo il tutto si arenò a causa di mancanza di manodopera 🙂

    1. E perché non riconsiderare quella vecchia idea? perché non partire da un piccolo minuscolo mercato ‘genuino e clandestino’ di piccoli autoproduttori? perché non creare un’alternativa? perché in Lombardia siamo così ligi alle normative e mai creativi?

        1. Ricordavo di aver letto questo articolo e mi infilo qui. Non so se poi vi siate mai incontrati, nel caso avreste voglia di contattare anche me?
          Sto frequentando un corso di agriattivismo in martesana e ci sono un bel po’ di spunti interessanti…

          1. Ciao Nicola, non ci siamo mai incontrati…io ho buttato il sasso…aspettavo che qualcuno lo raccogliesse…ci proviamo?

  2. A volte i sogni si realizzano, occorre tanto impegno e tanta pazienza, non è sicuramente facile ma sarebbe bello iniziare.
    Buona l’idea di Luca anche se quando si tratta di coltivare qualcosa non c’è niente di scontato.

    Abbiamo provato a “produrci” da soli il grano tramite l’Istituto Stanga ma dopo un anno il progetto è finito.

    Parlarne è già un inizio.

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