e-mail da parte di Baccanella nostro fornitore di farina di castagne
Buongiorno a tutti
come di consueto vi scrivo in questo periodo per un primo bilancio
dell’annata.
quest’anno il quadro non è gratificante per i mancati/ridotti raccolti
che hanno colpito praticamente tutti i settori in cui siamo impegnati.
La causa é riconducibile alla situazione climatica avversa che si
protrae da aprile.
Ad un inverno non eccessivamente rigido ed un inizio di primavera
promettente è seguito l’intenso e prolungato ritorno di freddo di aprile
che ha bruciato gran parte delle fioriture. Il successivo periodo, che
si è protratto fino a tutto il mese di maggio, è stato caratterizzato
prima da piogge, poi da vento e temperature abbondantemente sotto la media.
Ciò ha comportato l’azzeramento di produzioni più delicate come fragole,
lamponi, noci, pere, ma soprattutto una situazione drammatica per le api
che si sono trovate per molto tempo senza la possibilità di bottinare.
Per non far morire le famiglie di fame siamo stati costretti a nutrire
massicciamente gli alveari. Ciò non era mai successo e non ce lo saremmo
neanche aspettato, considerato il fatto che solitamente i ritorni di
freddo a Caprese sono meno impattanti in virtù del fatto che a queste
altitudini la primavera arriva sempre più tardi.
Sarebbe bastato questo per compromettere l’annata, ma di fatto è dagli
inizi di giugno che non piove e i fiumi sono praticamente in secca (non
a caso la diga di montedoglio è ai minimi storici). Quindi anche le
produzioni estive (legumi e mais in primis) sono molto ridotte e
interessate da “attacchi” di animali selvatici affamati per la scarsa
disponibilità di cibo. Anche i castagni stanno risentendo pesantemente
di questa situazione e il raccolto non è garantito, nonostante una buona
fioritura nel mese di luglio. Per questo motivo in questa mail non
troverete il consueto elenco dei prodotti disponibili. Vorremmo vedere
come la situazione dei castagni si evolverà nei prossimi giorni.
Confidiamo di avere un quadro più chiaro i primi di ottobre.
E’ certamente un anno eccezionale ma il trend sul piano dei mutamenti
climatico è abbastanza chiaro da anni.
Per domani (venerdì 24) è indetto lo sciopero globale contro i
cambiamenti climatici. E’ un appuntamento importante perché si stanno
preparando gli accordi per la conferenza delle nazioni unite che si
terrà a breve a Glasgow. In quella sede si dovranno stabilire le
strategie necessarie per ridurre il riscaldamento globale entro il punto
di non ritorno (1,5 gradi) che stando alle ricerche potrebbe essere
raggiunto già tra meno di sette anni. Un primo incontro preparatorio si
terrà a Milano, la settimana prossima, ed è per questo che è necessario,
a parere nostro, partecipare a questo sciopero, per provare a
condizionare la definzione degli equilibri da raggiungere in vista di
scelte politiche più efficaci.
Ci sono manifestazioni in molte piazze italiane, sia di grandi che di
piccoli centri. La mappa aggiornata la trovate qui:
https://fridaysforfutureitalia.it/mappa/ . Noi saremo ad Arezzo
Vi segnalo un video che spiega in modo sintetico e non banale il motivo
per cui è necessario esprimersi pubblicamente:
https://peertube.uno/videos/watch/54f90e4c-4635-417b-baee-0bea9e7848e9
Grazie a tutti e a presto
Federico
Il quadro descritto è veramente devastante. Ma consiglio di approfondire le questioni sul clima e i presunti cambiamenti dello stesso…ricordo una lontana conversazione con Andrea (Rob del Bosco Scuro). Diversi anni fa mi metteva in guardia dagli ‘allarmismi climatici’, lasciandomi piuttosto scocciata e colpita dalle sue affermazioni. Poi ho cominciato a cercare e a studiare………………
Cercate i video di Carlo Rubbia, leggete il sito ‘Attività Solare’ di Enzo Ragusa, magari cercate anche cosa sia la geoingegneria clandestina…