Aperti due ordini del riso

Questa volta i fornitori che proponiamo sono due, la cascina Casalina e la cascina Dulcamara.

Diamo la possibilità di poter aprire l’ordine sul sito di entrambi.

Di seguito alcune informazioni della cascina Dulcamara ricevute via mail.

Dalla cascina Dulcamara riceviamo:

Facendo seguito alla Vs.telefonata, Vi inviamo alcune informazioni riguardo il Ns. riso.

La Ns. produzione è esclusivamente di riso varietà Carnaroli, tra le più pregiate:

E’ un riso lungo ed è particolarmente adatto per la preparazione di risotti in quanto tiene molto la cottura.

Nelle nostre risaie è coltivato in modo naturale e dal 2009 è certificato Biologico dall’ICEA, quindi senza alcun uso di concimi, diserbanti, insetticidi o fungicidi chimici su campi sottoposti da decenni a rotazione agraria.

In questo modo la produzione è quantitativamente ridotta rispetto a quella comune, ma di ottima qualità, le piante si nutrono dei soli elementi presenti nel terreno e acquisiscono robustezza.

Partecipiamo inoltre a diversi programmi della UE, tra i quali “Biodiversità nella risaia”, impegnandoci, durante la coltivazione, a non togliere mai l’ acqua dalla risaia per permettere la sopravvivenza delle rane e degli altri animali presenti in questo ambiente.

E’ nostra abitudine informare i nostri clienti non soltanto della qualità dei nostri prodotti, ma anche delle difficoltà che incontriamo: Al di là delle apparenze è molto difficile coltivare biologicamente, soprattutto per i cambiamenti climatici (gli sbalzi di temperatura), che favoriscono la moltiplicazione di insetti e le malattie fungine.

Inoltre, negli ultimi decenni si sono affermate specie animali non autoctone che si diffondono molto velocemente perchè non trovano animali predatori.

Purtroppo quest’anno, sia a causa della ridotta superficie investita a riso (per permettere una rotazione delle coltivazioni più razionale), nonchè per una stagione estiva inizialmente molto fredda e poi eccessivamente calda, le nostre piante hanno prodotto poco: molte spighe presentavano chicchi vuoti.

A causa di questa scarsa quantità di prodotto, non ci era possibile farlo lavorare efficientemente e convenientemente dalle riserie (che operano a partire da centinaia di quintali) abbiamo dovuto integrarlo con riso delle medesima qualità, ma non coltivato biologicamente, poichè dopo una lunga ricerca non abbiamo trovato altri produttori di risone carnaroli biologico! Abbiamo quindi ripiegato sul risone prodotto da esperti coltivatori che praticano agricoltura “ecocompatibile” (vengono utilizzati solo prodotti autorizzati secondo uno specifico regolamento UE).

Vi informiamo che l’integrazione del proprio prodotto è autorizzata dalla legge fino al concorso del 49%, proprio per far fronte a situazioni critiche che possono compromettere la stabilità economica di un’azienda.

E’ la prima volta da quando coltiviamo riso, una ventina di anni, che ci

capita di dover utilizzare queste misure.

Ci auguriamo che la stagione prossima sia più favorevole in modo da permetterci di certificare il prodotto al 100%.

Quindi il risone (il riso non lavorato) prodotto da noi E’ biologico certificato ICEA, come sempre, ma non lo è quello con cui lo abbiamo integrato: Quest’anno non ci è possibile certificare il prodotto lavorato e confezionato come “biologico”, ovviamente.

E’ da considerarsi come “convenzionale”.

Quest’anno, anche per le già citate scarse quantità, disponiamo solo di due tipi di confezioni:

• Sacchetti sotto vuoto da 1 Kg. (€ 3,10)
• Sacchetti di stoffa da 5 Kg. (€ 15,00)

Il riso va conservato in luogo fresco ed asciutto a temperature inferiori ai 16°C.

Una volta aperto, meglio conservarlo in frigorifero.

Tutto questo perchè le confezioni non prevedono l’utilizzo di conservante, e gli insetti (punteruolo) sono ghiotti del riso.

Donatella Tacca e gruppo riso

NB: chiudiamo l’ordine i 18 dicembre, se riusciamo consegneremo prima di Natale.